Il dolore

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L'organismo funziona in modo autonomo. Quando stiamo bene non percepiamo i movimenti fisici e fisiologici del nostro corpo. Chi di noi si accorge di camminare, muovere le braccia e le mani, di respirare, di digerire, di avere problemi alla minzione, alla defecazione o durante il periodo mestruale, nei periodi di benessere? 
Quando subentra invece una patologia o anche una leggera disfunzione fisiologica arriva il dolore. 
In quel momento diveniamo consci di possedere un apparato, un organo, un viscere, un'articolazione. 
Il dolore è nostro alleato. Ci aiuta a comprendere che qualcosa non va per il giusto verso. È come la spia sul cruscotto dell'automobile che ci avvisa che i freni sono consumati o che qualche componente meccanico deve essere sostituito. 
Percependo il dolore invece ci preoccupiamo subito e pensiamo il più delle volte a qualcosa di grave, di negativo. Non riusciamo nemmeno a dare la giusta spiegazione del tipo di dolore che ci affligge. Quando il medico chiede ai pazienti affetti per esempio da cefalea quale è il tipo di dolore cui soffrono o come si manifesta, le risposte sono: “è un dolore”. 
La medicina di sintesi al manifestarsi della sofferenza fisica risponde con antidolorifici, antiacidi e miorilassanti, il più delle volte senza nemmeno preoccuparsi della causa del dolore. 
Le medicine naturali si comportano in modo diverso. 
L'Omeopatia cerca di stabilire prima la causa, poi la zona di manifestazione e la modalità di aggravamento e miglioramento del dolore. Trova così il rimedio omeopatico “simile” a quel determinato tipo di dolore. Se il dolore è cronico non si sofferma al sintomo fisico, ma indaga anche sulla psiche. Pure, ansie, depressioni, insonnie, collere immotivate, sono indagati dall'omeopata per stabilire un quadro completo della situazione di un paziente. 
L'Agopuntura segue il percorso dei meridiani per verificare l'eccesso o la carenza di energia di una determinata zona del corpo e decidere come trattare il dolore. 
La Neuralterapia cerca il campo di disturbo: cicatrici, denti, tonsille, seni nasali, plesso genitale, tiroide, corpi estranei, linee di frattura. I dolori possono essere causati anche da campi di disturbo lontani dalla zona della loro manifestazione. Questa è la difficoltà maggiore per la guarigione, perché non sempre si riesce a scoprire il campo di disturbo. 
L'alimentazione scorretta è un'altra delle cause di dolore. Può essere un dolore relativo agli organi dell'apparato digerente, come gastrite, colite, calcolosi alla cistifellea, pancreatite, ma anche dolore ad una articolazione, una cefalea, una lombalgia. Questi dolori provengono dall'acidosi metabolica che si instaura dopo la digestione di alimenti intolleranti o di cibi acidogeni come le proteine animali. 
In questi casi si devono evitare gli alimenti intolleranti e le proteine animali. 
Vediamo che l'approccio al dolore è diverso tra le varie metodiche terapeutiche. Importante è non solo lenire il dolore, ma anche creare i presupposti per una guarigione definitiva mantenuta da uno stile alimentare e di vita corretto.