Insonnia

L’insonnia è data dall’impossibilità, difficoltà o da brevità del sonno.
Si può manifestare in più modi: 

  1. difficoltà a addormentarsi, 
  2. difficoltà a mantenere il sonno continuo con risveglio precoce senza riaddormentamento 
  3. risvegli frequenti con riaddormentamento rapido
  4. fatica a risvegliarsi di mattino e stanchezza al risveglio
  5. ansia e/o paura di andare a dormire sapendo che rimarremo svegli

Le cause più frequenti di insonnia sono quelle legate all’alimentazione e alle terapie di sintesi. 
I cibi, soprattutto quelli contenenti caffeina e teina, ma anche i conservanti, i coloranti, i carboidrati raffinati, quali pasta, pane, dolci, e tutti i derivati del frumento, gli alimenti cui siamo allergici o intolleranti, possono provocare insonnia. Dobbiamo evitare questi alimenti che tra gli altri sintomi possono provocare la “sindrome delle gambe senza riposo”. Questa si manifesta con l’impossibilità di tenere le gambe ferme, soprattutto quando si è a letto, con ulteriore difficoltà ad addormentarci. Per eliminare questo disturbo dobbiamo alzarci, camminare, scendere e salire le scale, se possibile, o fare 8-10 flessioni delle gambe in modo da scaricare l’eccesso di energia. Quando percepiamo che la tensione è sparita, possiamo rimetterci a letto e dormire.
Altro fastidio provocato dagli alimenti intolleranti è il risveglio frequente per urinare, anche 2-3 volte durante la notte. È un disagio doppio perché non solo ci sveglia, ma anche ci obbliga ad alzarci con conseguente alterazione della termoregolazione.
Ci sono anche molti farmaci che alterano il ritmo sonno veglia. Dobbiamo verificare se tra gli effetti collaterali delle terapie effettuate c’è l’insonnia. In questo caso è necessario evitare o, se possibile, sostituire il farmaco con un corrispettivo che non provochi insonnia. 
Altre cause di insonnia sono la depressione, l’ansia e la tensione.
Depressione, ansia, tensione non vanno trattati con antidepressivi o ansiolitici che causano assuefazione, effetti collaterali e provocano un effetto soporifero che si protrae anche la mattina con difficoltà ad intraprendere le normali funzioni lavorative o intellettive. Sono ancora più pericolose le alterazioni di attenzione e concentrazione durante la guida dell’automobile per recarsi a lavoro con rischio di incidenti. Oggi è di moda verificare il tasso alcolico durante la guida, ma nessuno pensa alla percentuale dei vari antidepressivi e ansiolitici nel sangue.
Ci sono varie possibilità di eliminare in modo naturale ansia, depressione e tensione.
Per l’ansia e la tensione dovremmo trovare almeno una mezz’ora dedicata a noi stessi per rilassarci alla fine della giornata. Per esempio leggere, ma anche stare sul divano ad ascoltare musica o guardare la tv, oppure dedicarci a qualche hobby che ci gratifichi. Questo rilassamento ricarica il nostro sistema simpatico che ha utilizzato tutta l’adrenalina durante il giorno. Così non incorriamo nel cambiamento forzato a sistema parasimpatico che ci procura una sonnolenza iniziale nelle prime ore serali e si tramuta in insonnia, quando andiamo a letto, per la troppa stanchezza accumulata.
Il pensiero negativo che porta alla depressione dovrebbe essere sostituito con un pensiero positivo. 
Il metodo è talmente semplice da risultare banale. Quando siamo assaliti da un pensiero negativo dobbiamo sdoppiarci e visualizzare un nostro duplicato che ci guarda e dice: <<guarda a cosa sta pensando quello stupido>> . In questo modo il pensiero negativo sparisce. Possiamo poi sostituirlo con un pensiero positivo. Dopo aver eseguito alcune volte questo esercizio mentale, quando arriva il pensiero negativo, e quindi tendiamo alla depressione, automaticamente si sposa il concetto sullo sdoppiamento e la sostituzione col pensiero positivo.
Se non riusciamo ad addormentarci possiamo utilizzare la respirazione.
Mettiamoci distesi supini ed inspiriamo contando fino a tre. Espiriamo poi lentamente contando fino a nove. La lentezza di emissione dell’aria accumula anidride carbonica nell’organismo che provoca un effetto soporifero e già dopo 5 o 6 cicli respiratori possiamo giraci su un fianco e dormire.
La valeriana, l’escholtzia californica, la melissa, la melatonina, migliorano la qualità del sonno senza lasciare effetti collaterali e postumi al mattino. 
Valutiamo le cause, cerchiamo di correggerle o eliminarle e avremo risolto il problema dell’insonnia.

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