I Sali Tissutali di Schussler

Il dottor William Heinrich Schussler, tedesco, nacque nel 1821 a Zwischenahn (granducato di Oldenburg). Morì nel 1898 nella stessa regione. 
Si dedicò a studi umanistici e linguistici per molti anni. Solo in età adulta studiò medicina e si laureò nel 1857. Si dedicò inizialmente all'Omeopatia, ma poi analizzò e utilizzò soprattutto gli elementi minerali presenti nel sangue e nei tessuti. 
I minerali considerati essenziali per gli esseri viventi sono quelli trovati esaminando le ceneri dei tessuti animali e vegetali dopo calcinazione (bruciatura). 
Questi elementi inorganici sono ritenuti indispensabili per la vita: insieme alle sostanze organiche permettono di costruire le cellule di cui il corpo è composto. Non c'è osso senza calcio, sangue senza ferro, cartilagine senza silice, saliva senza cloruro di sodio. 
La carenza di questi sali inorganici rende le sostanze organiche (zuccheri, proteine, lipidi) non utilizzabili correttamente dal corpo umano. Tale disfunzione è segnalata con sintomi fastidiosi e processi di pulizia naturale come catarro, eczema, ipersudorazione ecc. 
La malattia si accompagna quindi sempre ad un deficit di determinati minerali. Ad ogni sintomo corrisponde una carenza di uno o più sali tissutali. 
Ripristinando l'equilibrio di questi minerali ristabiliamo il giusto funzionamento degli organi malati e quindi la guarigione. 
La malattia è così classificata come un'interferenza di assimilazione e trasporto di elementi vitali essenziali che riparano e mantengono attivi i tessuti viventi.
Schussler chiama il suo sistema di medicina “Biochimica” e si avvale soltanto di dodici sali. 
I sali tissutali sono: il cloruro di sodio e di potassio, il fluoruro di calcio; il ferro, il calcio, il magnesio, il sodio e il potassio sono combinati con l'acido fosforico, l'acido carbonico, l'acido sulfurico e infine l'ossido di silicio (silica). Usiamo soltanto piccole dosi (i sali sono omeopatizzati alla D6) di queste sostanze. 
Il corpo non si sovraccarica inutilmente e attinge le giuste quantità che servono per il mantenimento della salute. 
I sali apportano al corpo un nutrimento cellulare che ne ripristina la carenza e sono utili anche come catalizzatori per i processi vitali delle cellule. 
Troviamo anche una correlazione tra personalità e carenza di alcuni di questi sali. 
Con deficit di calcio avremo un individuo irritabile, emotivamente instabile, estroverso, ipercinetico. 
Con minore quantità di magnesio avremo una persona irritabile, iperattiva, attaccabrighe. 
Con poco apporto di sodio, il soggetto sarà affaticato, letargico, depresso con difficoltà ad iniziare la giornata. 
Con scarso potassio avremo ancora un fisico affaticato, depresso, con basso livello di energia. 
Con carenza di ferro avremo una persona stanca, anemica, con basso livello energetico. 
La conoscenza del funzionamento dei diversi sali tissutali a livello dei vari organi ed apparati ci permette di utilizzarli per curare svariate malattie. 

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