Una paziente che non dimenticherò mai

Ho avuto modo di guarire una signora di 86 anni, mandatami da un medico di Base. Venne a visitarsi un autunno di 13 anni fa per una gonalgia. Aveva da qualche tempo quel dolore al ginocchio ed era costretta a salire o scendere le scale con difficoltà. Devo confessare che, saputa l'età, nonostante sembrasse fisicamente una sessantenne, avevo poche speranze di poter risolvere i suoi problemi. Alla seconda seduta di terapia affermò che il ginocchio andava meglio, ma che il giorno precedente le era comparso un dolore alla schiena dopo aver alzato un peso. Trattai oltre al ginocchio anche la zona lombare. Accennò anche un dolore alle mani che la teneva sveglia la notte. Non ci badai e minimizzai. Al terzo appuntamento ginocchio e schiena erano a posto. Il marito, che la accompagnava - tutti e due vedovi, si erano risposati da poco per passare i loro ultimi anni in compagnia - rimarcò il fatto che di notte lei girava per casa, a causa dei dolori alle mani. Prescrissi allora un piccolo rimedio omeopatico specifico per l'artrosi delle mani, pensando che l'effetto sarebbe stato poco evidente. La quarta volta, prima di entrare dalla porta dell'ambulatorio, mi sorrise dicendo: "Dottore, magnifico"! Allora mi sistemai subito la cravatta, convinto che si riferisse al mio aspetto. "No, non lei, mi riferisco al farmaco che mi ha prescritto per i dolori alle mani". 
Il rimedio aveva funzionato a meraviglia. La paziente non accusando più dolori dormiva tutta la notte. A quel punto mi parlò anche dei suoi dolori alle spalle e al collo. Probabilmente non aveva voluto elencarmi subito tutti i suoi problemi all'inizio, e ha preferito accennarli uno per volta, magari privilegiando quelli che le creavano maggiori difficoltà. La trattai per alcune sedute con agopuntura e mesoterapia con farmaci omeopatici iniettabili, con ottimi risultati. 
Alla fine stava del tutto bene e congedandosi assicurò che avrebbe preso un altro appuntamento per la primavera successiva. Mi telefonò puntualmente ma non venne più perché nel frattempo avevo spostato l'ambulatorio in una zona distante dal luogo in cui abitava e avrebbe avuto difficoltà a raggiungerlo. 
Ho avuto da questa paziente una lezione di vita. Da allora non ho più discriminato l'età per l'efficacia della terapia, anzi mi sono reso conto che le persone anziane hanno una velocità di guarigione maggiore rispetto ai giovani. I loro sistemi difensivi non sono probabilmente intaccati da problemi quali iperalimentazione, stress da lavoro, e i rapporti interpersonali hanno perso le connotazioni, le ansie e le motivazioni che potevano esserci in gioventù. Questo è valido in modo particolare per gli ultraottantenni, che da piccoli sono stati meno intossicati da farmaci, vaccini e iperalimentazione con cibi non naturali. Ho verificato che i malati più gravi e con più difficoltà a ritornare in salute sono le persone dai sessanta agli ottanta anni. 
Ho imparato anche che ogni dolore o problema fisiopatologico può essere migliorato se è trattato con la terapia giusta. Ho, per questa ultima ragione, oltre all'Agopuntura e all'Omeopatia, che praticavo già allora, continuato a studiare differenti metodi diagnostici e terapeutici. La chiroterapia, la neuralterapia, la kinesiologia applicata, le intolleranze alimentari, le riflessoterapie, hanno aumentato le mie capacità di approccio e di giudizio alle problematiche di malattia che mi si presentano quotidianamente. 
Non ho più rivisto questa paziente. Ogni tanto mi sovviene il ricordo della sua simpatia, della sua schiettezza e della sua gioventù di spirito e mi auguro che sia ancora tra noi.

Free Joomla! template by Age Themes