Evidence Based Medicine - Medicina basata su prove di efficacia
La medicina “basata su prove di efficacia” (in inglese Evidence-based medicine, EBM) è stata definita come "il processo della ricerca, della valutazione e dell'uso sistematici dei risultati della ricerca contemporanea come base per le decisioni cliniche"
La Evidence-based Medicine (EBM) è un movimento culturale che si è progressivamente diffuso a livello internazionale, favorito da alcuni fenomeni che hanno contribuito ad una crisi dei modelli tradizionali della medicina.
- la crescita esponenziale dell’informazione biomedica (volume e complessità), che ha reso sempre più difficile l’aggiornamento professionale del singolo medico.
- il limitato trasferimento dei risultati della ricerca all’assistenza sanitaria documentato da diversi fattori: ampia variabilità della pratica professionale, persistente utilizzo di trattamenti inefficaci, scarsa diffusione di trattamenti efficaci ed appropriati;
- la crisi economica dei sistemi sanitari, contemporanea alla crescita della domanda e dei costi dell’assistenza;
- il maggior livello di consapevolezza degli utenti sui servizi e prestazioni sanitarie.
- lo sviluppo delle tecnologie informatiche culminato nell’esplosione di Internet. Ormai i pazienti cercano su Internet informazioni sulle loro patologie.
David Sackett precisa dopo che "la EBM costituisce un approccio alla pratica clinica dove le decisioni cliniche risultano dall'integrazione tra l'esperienza del medico e l'utilizzo coscienzioso, esplicito e giudizioso delle migliori evidenze scientifiche disponibili, mediate dalle preferenze del paziente".
Sackett precisa inoltre che "le evidenze riguardano l'accuratezza dei test diagnostici (inclusi la storia e l'esame fisico), la potenza dei fattori prognostici, l'efficacia e sicurezza dei trattamenti preventivi, terapeutici e riabilitativi" La più accreditata fonte, nata nel 1992, è una associazione inglese di volontari che provvedono a raccogliere gli studi randomizzati e controllati, effettuando revisioni sistematiche nella propria area di competenza: Cochrane Collaboration. I documenti prodotti si trovano nella Cochrane Library. Contiene raccolte di evidenze utili al processo decisionale clinico nei campi della terapia, prevenzione e miglioramento della qualità. Questa biblioteca prende il nome dall'epidemiologo scozzese Archie Cochrane (Archibald Leman Cochrane, 1909-1988, è stato un pioniere della medicina basata sulle evidenze), che nel 1972 scrisse un famoso testo (Effectiveness and Efficiency: Random Reflections on Health Services), sul mancato utilizzo pratico da parte dei sanitari di dati dell'evidenza sperimentale, preferendo piuttosto pratiche consolidate dalla consuetudine ma non sempre di accertato valore scientifico e/o medico.
La EBM, attribuendosi una "missione didattica", configura pertanto un processo di autoapprendimento in cui l'assistenza al paziente individuale stimola la ricerca dalla letteratura di informazioni valide, rilevanti ed aggiornate che consentono al medico di "colmare" i gap di conoscenza.
Pensate invece che Hahnemann, il medico che ha introdotto nel mondo l’Omeopatia nei primi anni del 1800, faceva già allora EBM.
Leggendo la sua Materia Medica Pura dei farmaci omeopatici sperimentati sull’uomo sano, ci accorgiamo che, per esempio, in Arnica Montana, col proving (sperimentazione) aveva trovato 150 sintomi,. Andando poi a leggere articoli di ben 12 autori che trattavano di Arnica, aveva raggiunto ben 639 sintomi. A quei tempi non c’era Internet e le ricerche venivano effettuate su pubblicazioni allora esistenti e consultate con tempi lunghi di impegno e lettura. In un’altra occasione, in Sassonia si ebbe un’epidemia di scarlattina mortale . Un bambino con patereccio sul dito era stato curato con unguento di Belladonna, medicina popolare, ed è stato l’unico della famiglia che non si era ammalato. Hahnemann che aveva fatto il proving di Belladonna e aveva il preparato Omeopatico, lo ha dato ai famigliari con scarlattina guarendoli tutti. Lo ha poi utilizzato per altri pazienti affetti da Scarlattina.
Ciò fa capire che già allora si poteva osservare l’evolversi delle patologie, studiarle su pubblicazioni e utilizzare tutte le possibilità per guarire nel modo migliore i pazienti.
Un altro esempio sulla capacità di osservazione di Hahneman è quello sul farmaco Sepia, ricavato dall’inchiostro di Seppia. Aveva in cura un pittore che era depresso. Non sapendo come curarlo, ha cominciato a studiare le sue abitudini. Per dipingere questo pittore utilizzava come nero l’inchiostro della Seppia e per renderlo scorrevole sulla tela inumidiva il pennello con la saliva. Hahnemann aveva capito che questo pittore stava inconsapevolmente si intossicava facendo una sperimentazione su Seppia. Ha provato a dargli Sepia, cioè inchiostro di Seppia omeopatizzato e lo ha guarito. Lo ha anche avvertito di non bagnare più il pennello con la saliva, altrimenti sarebbe ritornata la depressione. Purtroppo i medici attuali il più delle volte rimangono nell’ambito del lavoro fatto di pratica e si interessano poco di aggiornamenti e ricerche bibliografiche sulle varie patologie. Questo va a scapito del trattamento che effettuano sui loro pazienti.