Supporto naturale alle cure antineoplastiche

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La varietà delle cause delle neoplasie ci porta ad affrontare il problema delle terapie. Quelle convenzionali sono: chirurgia, chemioterapia e radioterapia. Ognuna di queste purtroppo lascia residui di effetti collaterali che durano nel tempo e possono anche essere permanenti. Possiamo però dare un aiuto con proposte naturali che integrino le cure tradizionali e che cerchino di evitare il formarsi delle neoplasie. 

Prima di tutto dobbiamo aumentare  l’ossigeno delle cellule. Questo si può fare semplicemente con una passeggiata di almeno trenta minuti al giorno possibilmente in luoghi senza inquinamento come argini, boschi, colli, spiaggia ecc. abbiamo in questo modo due vantaggi: primo: l’ossigeno uccide le cellule tumorali, secondo: se ci nutriamo di ossigeno abbiamo meno fame e quindi introdurremo meno calorie evitando l’eccesso alimentare. Ci sono sostanze iniettabili omeopatiche ed omotossicologiche che aiutano la stimolazione della circolazione arteriosa e venosa e della funzione midollare, dando maggiore ossigenazione dei tessuti e aiutando il ripristino delle cellule rese deficitarie dalle cure tradizionali.

Evitiamo anche l’acidosi metabolica privilegiando cereali integrali e biologici, frutta e verdura biologiche. Mangiamo proteine vegetali al posto delle proteine animali che aumentano l’acidosi. Somministriamo sostanze basificanti come bicarbonati e citrati, sia per prevenire la proliferazione delle cellule neoplastiche, sia per evitare infiammazioni dei tessuti da chemioterapia o da radioterapia, di solito molto dolorose. Alcune terapie omotossicologiche possono riattivare il corretto funzionamento della respirazione cellulare e del ciclo di Krebs che fa produrre alla cellula energia aerobica. 

Per la carenza vitaminica e lo stress ossidativo diamo dei supporti vitaminici soprattutto vitamine A, C, E e Selenio che sono considerati tra i migliori antiossidanti. Possiamo aggiungere anche lo zinco che partecipa a duecento attività enzimatiche, la melatonina per i tumori solidi, il germanio, poco conosciuto, ma che ultimamente ha avuto grandi risposte negli studi contro l’ossidazione dei tessuti. Anche un insieme di oligoelementi può dare un aiuto contro la debilitazione generale dell’organismo sottoposto alle cure tradizionali. Gli oligoelementi sono rame, magnesio, manganese, cobalto ecc. e vengono dati in minima quantità. Sono chiamati catalizzatori biologici in quanto attivano tutti i metabolismi e aiutano il corretto funzionamento dei vari organi ed apparati. 

Per aumentare l’immunità potremo utilizzare i beta-glucani di funghi ed alghe che stimolano i macrofagi con azione immunostimolante quali: l’Agaricus Brasiliensis,, il Ganoderma Lucidum, la Lentinula Edodes, la Grifola Frondosa, il Corilus Versicolor, l’alga Spirulina e la Klamath.  Una integrazione di probiotici quali i Bifidobatteri e i Lattobaccilli  aumentano l’attività citotossica delle cellule NK (Natural Killer).

Per lo stress emozionale dovremo prescrivere dei rimedi omeopatici  per prevenire l’ansia e la depressione e quindi aumentare le capacità immunitarie e reattive del paziente. Dobbiamo anche consigliare di trovare uno momento di rilassamento e di benessere psicofisico. Basta mezz’ora, un ora, in cui dedicarsi a noi stessi e al nostro piacere con qualche hobby o passatempo, come leggere un libro, ascoltare musica, guardare un film, rimanere in silenzio possibilmente sgombrando la mente da pensieri negativi, anzi pensando a qualcosa di positivo e gratificante. Questi momenti sono un toccasana sia per il corpo sia per la mente e ci ricaricano, magari dopo una giornata di lavoro stressante.

Un particolare alimento, la Curcuma è stata considerata, dopo molte sperimentazioni scientifiche, il migliore antineoplastico. Viene infatti utilizzata con efficacia sia nella prevenzione del tumore, sia come adiuvante delle terapie tradizionali, in quanto ha un potere di apoptosi (uccisione delle cellule neoplastiche) poiché agisce a livello dei recettori cellulari diminuendo la resistenza anche delle cellule cancerose più refrattarie  alla chemioterapia e alla radioterapia. Utile quindi, mettere la curcuma nei piatti che mangiamo, o se non gradita al palato, utilizzare le somministrazioni in capsule, magari quelle che contengono anche la piperina, il principio attivo del pepe, che aiuta ad assorbire nell’organismo una maggiore  quantità di curcumina.