Lo stress è un’insieme di situazioni che tutti dobbiamo sopportare in ogni momento della nostra vita.
Lo stress è la risposta aspecifica dell’organismo a una qualsiasi richiesta proveniente dall’ambiente.
Aspecifica: perché l’organismo tende a rispondere mediante sindrome (insieme di sintomi) predefinita a seconda degli organi più deboli. Qualsiasi: perché fortemente indipendente dalle caratteristiche fisiche delle richieste, che sono estremamente variegate Richieste: stressor, ossia le situazioni che producono stress. Lo stress può essere normale, ma se è esagerato provoca uno stato ansioso con difficoltà digestive, palpitazione, dolore, muscoli indolenziti, cefalea, allergie, intolleranze, coliti e gastriti.
Ci sono vari tipi di stress: Eustress: È una tensione nervosa positiva che permette agli individui di far fronte a situazioni liete della vita (vincita, sorpresa, incontri). ( Dimensione positiva) Under stress: È uno stress dalle caratteristiche negative in quanto comporta una situazione di stasi, di immobilità della persona che si sente annoiata o sfiduciata in un contesto rispetto al quale non riesce ad individuare delle strategie di fuga o di risoluzione del conflitto in atto che, anche se non eccessivamente intenso, diventa alquanto logorante per il suo perdurare nel tempo. (Dimensione temporale) Over-stress: Si manifesta quando il carico di stress accumulato diventa eccessivo da sopportare per l’organismo: manca soddisfazione, non si ha mai a disposizione abbastanza tempo per portare a termine tutte le faccende quotidiane, molte volte il sonno comincia ad essere disturbato. (Dimensione quantitativa) Di-stress: È lo stress proprio della accezione popolare: l’individuo si sente frustrato, in collera, ansioso, dorme poco ed è perennemente in uno stato di apprensione, di agitazione e di all’erta intensi e continui. (Dimensione negativa)
La risposta allo stress può essere spiegata col ciclo giornaliero o settimanale e con le fasi del sistema nervoso vegetativo che sono simpatico e parasimpatico. Durante l’azione avremo la predominanza del sistema simpatico che con gli ormoni di risposta quali adrenalina e noradrenalina ci fa affrontare gli stress. Quando una persona si alza al mattino deve correre a scuola o al lavoro. Alle 7 si ha l’inizio della produzione di adrenalina e noradrenalina che permettono di affrontare il traffico, il prendere l’autobus in tempo, di arrivare in orario ecc. Verso le ore 13 abbiamo il massimo di incremento di attività. Alle 17 o 18, abbiamo un esaurimento dell’energie dovuto al consumo di adrenalina. Il sistema corpo deve ricaricarsi con secrezione di acetilcolina e passa in fase parasimpatica, quella del riposo. La stessa cosa succede se vogliamo vedere il ciclo settimanale. Lunedì inizio di secrezione del sistema simpatico, mercoledì massimo incremento e venerdì esaurimento e passaggio al sistema parasimpatico per ricaricarsi il sabato e la domenica ed essere pronti per il lunedì successivo. Osserviamo alcune situazioni: quelli che lavorano anche il sabato e domenica riescono a recuperare. No. Hanno solo un giorno durante la settimana per riposarsi e a lungo andare si debilitano. I bambini della scuola materna al sabato si ammalano. Hanno consumato tutta l’adrenalina dal lunedì al venerdì e per ricaricarsi passano in parasimpatico. Il sintomo del parasimpatico è il calore (febbre). Non avendo più adrenalina in corpo, che oltre a dare energia li protegge dalle malattie, dal dolore, dalle allergie, si ammalano per aumentare il periodo di recupero. Lo stesso vale per gli adulti che soffrono di cefalea i fine settimana. Passano i sabati e le domeniche con dolori, ma il lunedì mattina, ricaricati di adrenalina stanno meglio e possono affrontare un’altra settimana di lavoro.
Purtroppo lo stress fa parte della nostra esistenza e dobbiamo conviverci. Dovremmo, alla fine della giornata, per agevolare il recupero energetico, crearci un momento, magari solo mezz’ora di relax in cui ci dedichiamo a quello che più ci piace: la lettura di un libro, l’ascolto di una musica, un hobby. Anche stare sdraiati in rilassamento, magari pensando a qualcosa di positivo, può essere un buon sistema di ricarica energetica.
Ora voglio anche quantificare le varie situazioni stressanti che si possono presentare in vari periodi della nostra vita. Quelli che seguono sono numeri che sommati tra loro portano ad una soglia di stress, che quando supera i 150 punti annui, rischia di far ammalare la persona. Questo perché lo stress porta ad acidosi metabolica (eccesso di acidi nei vari distretti corporei) che fa funzionare male il nostro organismo. A questo punto il corpo ha 2 possibilità. Primo, ritornare in alcalosi (cioè in basicità), dove funzionano meglio i vari organi e metabolismi. Per questo deve attingere ai Sali minerali, calcio fosforo e magnesio, presenti in vari distretti e nelle ossa col risultato di aumentare l’osteoporosi. Secondo, rimanendo in acidosi può avere una malattia lieve come un raffreddore o grave come un tumore maligno, a seconda della debilitazione del soggetto e da quanto lo stress è continuativo e mal percepito. Per fare un esempio, quando si subisce un lutto c’è chi sta male il primo periodo e poi si riprende, chi invece continua ad alimentare lo stress per anni. Lo stesso vale per altri motivi che sembrano meno impattanti con la psiche della persona, ma possono provocare alterazioni continue. Infatti alcune situazioni banali e normali, come un figlio che si sposa o lascia la famiglia, può portare ad uno stress spropositato con conseguenze sulla salute di uno o di tutti e due i genitori.
Morte del coniuge 100
Divorzio 73
Separazione 65
Prigione 63
Morte di un familiare stretto 63
Incidente o malattia personale 53
Matrimonio 50
Licenziamento 47
Riconciliazione matrimoniale 45
Pensionamento 45
Malattie in famiglia 44
Gravidanza 40
Difficoltà sessuali 39
Ingresso di un nuovo membro in famiglia 39
Riaggiustamento negli affari 39
Cambiamento dello stato finanziario 38
Morte di un amico stretto 37
Cambiamento di mansioni sul lavoro 36
Cambiamento del numero di litigi col partner 35
Ipoteca elevata 31
Estinzione di un prestito ipotecario 30
Cambio di responsabilità sul lavoro 29
Figlio o figlia che lascia la casa 29
Problemi con i suoceri 29
Notevole successo personale 28
Il partner comincia o finisce di lavorare 26
Inizio o fine della scuola 26
Cambiamento nelle condizioni di vita 25
Cambiamento nelle abitudini personali 24
Problemi con il proprio capo 23
Cambiamento condizioni di lavoro o orario 20
Cambiamento di residenza 20
Cambiamento di scuola dei figli 20
Cambiamento nei divertimenti 19
Cambiamento nelle attività legate alla religione 19
Cambiamento nelle attività legate al sociale 18
Ipoteca o prestito non molto elevato 17
Cambiamento nelle abitudini di dormire 16
Cambiamento nelle abitudini familiari 15
Cambiamento nelle abitudini alimentari 15
Vacanze 15
Natale 12
Fastidi con la legge 11
Dobbiamo affrontare e accettare gli stress in modo positivo, pensando che qualsiasi situazione per quanto sia negativa è qualcosa che ci fa crescere.