La PNEI e l'intestino

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La Psiconeuroendocrinoimmunologia (PNEI) è il modo scientifico di avvalorare le teorie delle medicine naturali quali Agopuntura, Omeopatia, Psicosomatica che avevano spiegato la relazione tra parte psichica e parte somatica dell’essere umano.                                                          

La PNEI Psiconeuroendocrinoimmunologia mette in stretta unione la Psiche, il Sistema Nervoso, il Sistema Endocrino e il sistema Immunologico (le difese dell’organismo).                                                                                                        

Cosa centra l’intestino in tutto ciò ?

LA PSICHE, IL SISTEMA NERVOSO, il SISTEMA ENDOCRINO ed il SISTEMA IMMUNITARIO comunicano attraverso una varietà di segnali molecolari rappresentati ora dai neurotrasmettitori, ora dalle linfochine, ora dagli ormoni tutti collegati con l’intestino.

Psiche. L’intestino detto il secondo cervello ha le cellule cromaffini che secernono la serotonina per il 95%. La serotonina è una sostanza antidepressiva.

L’infiammazione alla mucosa gastrica e intestinale può contribuire alla depressione. La depressione sarebbe causata da una carenza di neurotrasmettitori monoaminergici: la serotonina, la noradrenalina e la dopamina.

La depressione al giorno d’oggi è aumentata proprio perché il nostro intestino funziona male e non secerne la giusta quota di serotonina. Quando siamo agitati per qualche ragione l’intestino ce lo segnala con difficoltà digestive, scariche di diarrea, stitichezza.

Sistema nervoso. L’intestino possiede un sistema nervoso che è collegato al cervello. Ma se notiamo le persone disabili che hanno perso a livello nervoso l’uso di gran parte del corpo e devono stare permanentemente in carrozzina, notiamo che il loro intestino è perfettamente funzionante al 100%. Alcuni dolori dei nervi, dei muscoli, degli organi interni dipendono da questo collegamento intestino – sistema nervoso. Purtroppo le terapie allopatiche non tengono conto di ciò e trattano i dolori con farmaci chimici, aggravando lo stato di salute generale della persona, senza minimamente regolare le giuste funzioni intestinali con una corretta alimentazione.

Endocrino. Ci sono collegamenti tra intestino e sistema endocrino con l’asse simpatico surrenale che modula il sistema delle mucose sia intestinali, sia di altri distretti. Con i riflessi motori vago-vagali, con la fase cefalica della secrezione gastrica con l’eccitazione delle cellule endocrine (gastrina e Somatostatina) e con l’eccitazione Cellule Enterocromaffini.

Per esempio la sazietà arriva dall’intestino al nostro cervello tramite l’ipotalamo dopo venti minuti di pasto. Chi mangia in fretta, finisce in cinque minuti, ha ancora 15 minuti di fame.

Immunitario. Nell’intestino ci sono le Placche di Peyer e nella mucosa le Mast-cell, i B-Linfociti, che hanno una valenza difensiva per l’immunità dell’organismo. Oltre a queste i batteri saprofiti (quelli buoni con cui viviamo in simbiosi), presenti nel lume intestinale per il 95%, secernono Vitamine, Sali minerali e sostanze a difesa ed equilibrio contro i batteri patogeni, i virus e i funghi che sono il 5%.

Quando mangiamo troppe proteine animali, troppi cereali raffinati, troppi zuccheri, andiamo in acidosi metabolica e l’equilibrio si modifica a favore delle forme patogene. Di notte il nostro corpo tenta di tornare in ambiente basico che è lo stato fisiologico in cui funziona nel modo migliore. Se non riesce questo passaggio avremo vari malesseri, sintomi o malattie. Di giorno ci ammaliamo andando in acidosi, di notte tentiamo di guarire andando in alcalosi.

Mi viene quindi da pensare che l’intestino non sia il secondo, ma il primo cervello. Se trattiamo male il nostro intestino alimentandoci in modo scorretto ne risente tutto il nostro corpo. Dovremmo mangiare il 50% di cereali integrali e biologici che sono farro, riso, orzo, miglio, grano saraceno, segale, avena, amaranto, quinoa, mais, evitando il frumento, anche se integrale, cui siamo tutti intolleranti; il 25 % di verdure cotte biologiche; il 10% di verdura cruda e frutta biologiche. È meglio mangiare la verdura cruda prima di pranzo e cena, in piccola quantità, perché favorisce la digestione e aiuta a tenere pulito l’intestino. Aggiungiamo il 10% di proteine vegetali: legumi, tofu e spezzatino di soia; frutta secca nella misura di 5 noci, nocciole o 5 mandorle, ricche i calcio e di omega 3 e omega 6; il 5% di olio extra vergine d’oliva come condimento. Non mangiamo cereali raffinati, zuccheri e proteine animali, carni bovine e suine, formaggi e il latte che favoriscono la produzione di acidosi e un mal funzionamento intestinale.