Hericium Erinaceus

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Fungo commestibile che si trova in autunno nelle fenditure di vecchie querce, faggi, noci o platani.

Cresce sul tronco ad un’altezza di 2-4 metri e a volte raggiunge il peso di 2 kg. Assomiglia a ad una testa di scimmia ed è chiamato per questo fungo “testa di scimmia”.

Viene usato in Medicina Tradizionale Cinese per lo stomaco e l’intestino.

La sua azione si esplica rinforzando le mucose di stomaco e intestino e guarendo le gastriti, il reflusso gastro-esofageo e i bruciori di stomaco. È anche utile per i tumori all’esofago, allo stomaco e al’intestino, nelle ulcere gastriche e duodenali nella rettocolite ulcerosa e nel Morbo di Chron. Contiene anche dei polisaccaridi con azione anti metastasi nel cancro polmonare.

Ripristina la flora batterica intestinale anche dopo cure antibiotiche. Indirettamente ha effetto sulle intolleranze alimentari e nelle dermatiti da alimenti.

Studi scientifici hanno scoperto che stimola sia la produzione di Nerve Growth Factor o fattore di crescita nervoso, sia la resintesi di mielina da parte delle cellule del sistema nervoso.

Il Nerve Growth Factor è una proteina coinvolta nello sviluppo del sistema nervoso nei vertebrati.

Regola la crescita degli assoni, la parte citoplasmatica lunga della cellula nervosa, tramite meccanismi di stimolo e rigenerazione cellulare. È studiata per trovare la cura ad alcune delle più gravi malattie che colpiscono il sistema nervoso, come la sclerosi laterale amiotrofica (SLA), il Morbo di Azheime e la Sclerosi Multipla. Grazie alla scoperta dell'NGF, sono stati individuati altri fattori di crescita oggi studiati per la cura dei tumori, in quanto è stato dimostrato che accrescono il tumore stesso.

L'NGF fu scoperto negli anni 50 da Rita Levi Montalcini che per circa trent'anni proseguì le ricerche su questa molecola proteica e sul suo meccanismo d'azione, per le quali nel 1986 è stata insignita del Premio Nobel per la Medicina insieme allo statunitense Stanley Choen.

A livello del sistema nervoso agisce anche nell’ansia, nello stress, nei deficit di memoria e nell’insonnia.