Curcuma "l'antitumore"

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Da migliaia di anni la curcuma è una delle componenti del curry indiano. Usata in cucina come spezia, ma anche in medicina ayurvedica come simbolo di prosperità, è considerata depurativa per tutto l’organismo. È una pianta della famiglia delle zingiberacee a cui appartengono lo zenzero e il cardamomo. Viene impiegata la radice. Si presenta come una polverina gialla e il suo uso principale è antinfiammatorio. È uno dei più potenti antinfiammatori esistenti.  

Negli ultimi anni è stato sperimentalmente accertato anche il potere antitumorale della curcuma.

Non è solo una diceria, ma una certezza, in quanto sono stati studiati gli effetti sui vari stadi tumorali e la curcuma è utile in tutti.

Prima di tutto induce apoptosi, cioè fa morire ed elimina le cellule tumorali in formazione. Poi agisce bloccando la ciclo ossigenasi, enzima associato all’aumentata angiogenesi, il fattore di crescita dei vasi neoformati per nutrire la neoplasia. Arresta i fattori di adesione del tumore alle cellule dei tessuti sani, in modo che la neoplasia resti circoscritta senza invadere le altre strutture del corpo. La curcuma blocca anche il COX-2, un enzima che amplifica la risposta infiammatoria con produzione di prostaglandine PGE-2 che favoriscono la proliferazione incontrollata delle cellule cancerogene.

Un’altra e non meno importante indicazione terapeutica della curcuma è la stimolazione del sistema immunitario. Una persona che usa giornalmente curcuma negli alimenti sarà meno soggetta alle malattie infiammatorie. La curcuma contrasta anche le intossicazioni alimentari da salmonella.

È utile altresì nelle ferite e contro l’artrite reumatoide visto il suo alto grado di efficacia antinfiammatoria, paragonata a quelle dell’ibuprofene e del cortisone, ma senza i loro effetti collaterali a livello gastrico.

La curcuma riduce i livelli di colesterolo e la pressione arteriosa evitando i rischi di infarto e ictus. Riduce anche i livelli di glicemia nel sangue. Stimola la secrezione biliare e ha un’azione benefica sul fegato proteggendolo dagli effetti negativi dei composti epatotossici come l’alcol, le aflatossine e il tetracloruro di carbonio. Riduce la formazione di composti mutageni derivati dal fumo di sigaretta.

Visti gli effetti benefici dovremmo usare la curcuma ogni giorno. Se non sopportiamo il sapore si possono usare le capsule di integratori alla curcuma, con l’avvertenza di prendere un prodotto che contenga anche la piperina, il principio attivo del pepe che ha la capacità di fare assorbire la curcuma fino al 90-95%. Le persone affette da neoplasia possono introdurre la curcuma che si somma all’effetto anticancerogeno della chemioterapia e radioterapia. Aiuta a diminuire gli effetti collaterali evitando le infiammazioni mucose e tissutali di solito presenti per la debilitazione dei soggetti in terapia.